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“Guidare la trasformazione: la valutazione formativa dei progetti e delle reti per il cambiamento nelle Alpi”

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Cristina Dalla TorreZadra Vittoria
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“Guidare la trasformazione: la valutazione formativa dei progetti e delle reti per il cambiamento nelle Alpi”
ACB - © CIPRA International

Di cosa si può occupare concretamente una rete transdisciplinare di agenti del cambiamento alpino? L´Alpine Changemakers Network mette assieme istituzioni del mondo accademico con organizzazioni di sviluppo regionale e di innovazione sociale a livello alpino e accompagna giovani di età compresa tra i 18 e i 30 anni nel processo di avviamento di progetti legati alla trasformazione sociale ed ecologica nella regione alpina: ecco a voi il progetto Alpine Changemakers Basecamp.

Le società di tutto il mondo stanno affrontando grandi sfide sociali, ambientali e tecnologiche che hanno un impatto significativo sull'ambiente costruito e sulla vita quotidiana dei cittadini. La recente edizione del report del Gruppo intergovernativo sul cambiamento climatico (IPCC) ha presentato i risultati delle ricerche rispetto al tema del cambiamento climatico evidenziando l’aumento dei danni e le problematicità che le persone e gli ecosistemi più vulnerabili stanno sperimentando quotidianamente. Per favorire la transizione verso comunità più sostenibili, belle e inclusive, l'Unione Europea ha lanciato diverse iniziative, tra cui il Green Deal europeo, il pilastro europeo dei diritti sociali, il New European Bauhaus per un´Europa “bella, sostenibile, insieme”. Questi documenti e iniziative appena citati trasmettono un senso di urgenza nel promuovere un cambiamento che sempre più ci impone scelte trasformative e alternative. Oggi più che mai, i responsabili politici, le organizzazioni della società civile, i cittadini e le cittadine sono chiamati a lavorare insieme per ripensare e rimodellare le nostre le comunità, il modo in cui viviamo, ci muoviamo, produciamo e consumiamo, al fine di promuovere una trasformazione giusta verso comunità più resilienti, economicamente e ambientalmente sostenibili e socialmente inclusive.

È a partire da queste basi che la rete Alpine Changemakers Network ha ideato l´Alpine Changemakers Basecamp, un programma che, nelle sue due edizioni, ha coinvolto in tutto 46 giovani innovatori e innovatrici nello sviluppo di progetti per un futuro giusto, vivibile e sostenibile nelle Alpi. Il fine ultimo è stato quello di stimolare un cambiamento grazie alla collaborazione tra differenti realtà, in prospettiva transdisciplinare. Nel periodo estivo i partecipanti hanno trascorso una settimana insieme, condividendo momenti di vita quotidiana e dedicandosi alla progettazione delle proprie idee di trasformazione, grazie a impulsi teorici e laboratori per la cocreazione delle progettualità innovative. Queste hanno toccato diverse tematiche, tra cui l’ottimizzazione del consumo dell’acqua nel contesto alpino, la ristrutturazione di strutture dismesse per un loro riutilizzo in chiave di collaborativa da parte dei nuovi utilizzatori, la creazione di una rete alimentare in grado di supportare la produzione e consumo locale del cibo. Dopo la settimana formativa, i partecipanti hanno potuto ricevere un supporto da parte delle organizzazioni della rete, in forma di mentoring collaborativi. Grazie al lavoro svolto nella settimana e al mentoring, chi ha partecipato ha potuto concettualizzare, modificare e rivedere la struttura del proprio progetto rivalutando anche, dove necessario, le tempistiche e le modalità della realizzazione in corso d’opera.

Raccolta idee© Marion Ebster - CIPRA International

Il progetto dell´Alpine Changemaker Basecamp guidato da CIPRA International e finanziato dalla Fondazione Mercator Svizzera ha coinvolto undici istituzioni partner ed è stato guidato da un gruppo di riflessione composto da cinque istituzioni membro e coordinato dall’Istituto per lo Sviluppo Regionale di Eurac Research. Il gruppo di riflessione ha consentito un monitoraggio costante del progetto, definito come valutazione formativa: mentre i partner hanno favorito lo sviluppo e l’implementazione del progetto, i membri del gruppo di riflessione hanno monitorato e organizzato alcune attività di riflessione sul processo in corso, coinvolgendo i partner del progetto. L’attività di riflessione e monitoraggio si è basata sull’individuazione e corrispondenza tra risorse investite nel progetto, attività e servizi formativi creati dallo stesso, effetti delle attività sulle persone partecipanti e sui membri della rete, impatti a lungo termine di una tale collaborazione tra mondo accademico, imprenditori e imprenditrici, e giovani che innovano, verso la trasformazione sociale ed ecologica della regione alpina. Eurac Research, grazie anche alla collaborazione di altri membri del gruppo di riflessione, ha monitorato, secondo una prospettiva formativa e sistemica, l’andamento del progetto, andando di volta in volta a osservare quei fattori che ostacolano o abilitano l'impatto positivo del progetto.

Dall'implementazione e monitoraggio costante del progetto Alpine Changemakers Basecamp emergono alcuni messaggi chiave. Le difficoltà incontrate durante il progetto, come l’impossibilità di organizzare a cadenza annuale la settimana formativa seguita dal programma di mentoring, sono state per esempio trasformate in opportunità per rafforzare il coinvolgimento dei partner e migliorare la struttura della settimana formativa e del mentoring. Le leve abilitanti dell’impatto positivo del progetto riguardano invece le fasi precedenti alla settimana formativa e al programma di mentoring che compongono l´offerta dell´Alpine Changemakers Basecamp. Esse includono, una maggiore chiarezza tra i partner sui criteri di selezione, una maggiore trasparenza nel processo di selezione, lo snellimento del materiale di preparazione rivolto alle persone selezionate, la focalizzazione del programma formativo verso la fornitura di strumenti di co-creazione e progettazione considerando il contesto dell’idea progettuale, il coinvolgimento delle persone che hanno partecipato alle precedenti edizioni come mentori per garantire la sostenibilità del programma e l´empowerment delle persone stesse. Tuttavia, sfide come l'orizzontalità nelle relazioni e la mancanza di rappresentanza del mondo dei professionisti/e richiedono ulteriori sforzi per garantire inclusività e diversità. Le raccomandazioni per il futuro di questo programma a supporto della trasformazione includono il mantenimento della periodicità biennale delle edizioni del Basecamp, finanziamenti sperimentali per supportare le progettualità innovative selezionate, il concepire la rete come comunità di pratica basata sulla cura delle relazioni tra i membri e il mantenimento del legame con organizzazioni politiche. In definitiva, il progetto ha dimostrato la capacità di adattarsi alle sfide, offrendo una piattaforma d'apprendimento unica per giovani agenti di cambiamento desiderosi e desiderose di guidare la trasformazione sostenibile nelle Alpi.

Cristina Dalla Torre

Cristina Dalla Torre

Cristina Dalla Torre lavora all'Istituto per lo Sviluppo Regionale di Eurac Research e studia modalità collettive di gestione delle risorse e di innovazione sociale in aree montane. Utilizza un approccio transdisciplinare alla ricerca, ovvero di co-produzione del sapere assieme alle comunità e ai/alle professionisti/e con cui lavora.

Zadra Vittoria

Zadra Vittoria

Vittoria Zadra lavora come tirocinante all'Istituto per lo Sviluppo Regionale di Eurac Research. Fa parte del gruppo di ricerca "Space and Society" e si occupa di diversi progetti legati al contrasto degli effetti del cambiamento climatico e al ruolo della ricerca nei processi di cambiamento.

Tags

  • sviluppo regionale

Citation

https://doi.org/10.57708/buxprqffat96bjorkxsmz_w
Dalla Torre, C., & Zadra, V. “Guidare la trasformazione: la valutazione formativa dei progetti e delle reti per il cambiamento nelle Alpi.” https://doi.org/10.57708/BUXPRQFFAT96BJORKXSMZ_W

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