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Mobilità elettrica, risanamento energetico e ICT

La scelta di Trento per diventare più smart.

Credit: Adobe Stock/lorenza_panizza | All rights reserved

Tra facciate affrescate, chiese che nel Cinquecento ospitarono i lavori del Concilio Vaticano e il castello che fu residenza dei principi vescovi, si snoda il centro storico di Trento che accoglie bar, ristoranti, negozi, biblioteche e sale studio, aule universitarie, parchi e aree verdi, oltre ai principali monumenti storici della città.

Per far sì che il centro storico sia un luogo di aggregazione e che i cittadini possano godere appieno della sua bellezza e dei servizi che offre, l’amministrazione comunale ha inserito la mobilità elettrica tra gli interventi che nei prossimi anni porteranno Trento a diventare una città ancora più smart.

Insieme a Tampere e Pamplona, Trento infatti è una delle città pilota del progetto europeo Stardust. “Scopo del progetto è quello di rispondere alle esigenze delle città sviluppando un approccio olistico, cioè non limitandosi a fornire soluzioni tecniche, ma verificando che queste soluzioni contribuiscano veramente a migliorare la qualità di vita dei cittadini”, ricorda Daniele Vettorato, coordinatore del gruppo di ricerca in Sistemi Urbani e Regionali dell’Istituto energie rinnovabili di Eurac Research, che gestisce il distretto di Trento nel progetto Stardust.

Il gruppo di lavoro composto da rappresentanti dell’amministrazione comunale, ricercatori, fornitori di servizi e piccole e medie imprese ha individuato nella mobilità elettrica una delle chiavi per aumentare il benessere dei cittadini. Alyona Zubaryeva, ricercatrice di Eurac Research e coordinatrice del gruppo mobilità all’interno del progetto Stardust, spiega: “Il centro storico di Trento è già ZTL. L’obiettivo è quello di ridurre ulteriormente l’impatto del traffico, gestendo con veicoli elettrici la consegna delle merci ai negozi e ai locali pubblici. Stiamo lavorando sulla cosiddetta logistica dell’ultimo miglio, cioè sul trasferimento delle merci da un punto di raccolta chiamato “hub” alla destinazione finale”. Per formulare questa proposta, il gruppo di lavoro ha studiato gli interventi adottati in diverse città italiane (Padova, Vicenza) ed europee (La Rochelle, Francia) e ha intervistato gli operatori commerciali del centro storico di Trento per trovare una soluzione adatta alle loro esigenze. Il progetto finale è stato approvato a marzo 2020 dal Consiglio comunale e prevede la realizzazione di diversi centri di raccolta delle merci sul territorio.

Per sostenere la mobilità elettrica verrà inoltre estesa la rete di punti di ricarica e saranno introdotti veicoli elettrici tra le auto in dotazione al Comune.

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Stardust in cifre

5

anni di lavoro

6,5

milioni destinati per Trento

Risanamento energetico degli edifici e ICT saranno gli altri cardini della transizione smart di Trento.

Dal lato risanamento energetico, Trento sta investendo sulla riqualificazione energetica di tre condomini nella zona sud della città: verranno risanati 164 appartamenti per un totale di circa 15 mila metri quadrati di residenze. I tre condomini sono parte di un complesso composto da 14 palazzi, chiamati Torri di Madonna Bianca perché con un’altezza di 13 piani svettano nello skyline della città. Il complesso è stato costruito negli anni Settanta e oggi ospita oltre 2000 inquilini di cinquanta diverse nazionalità. Gli interventi in questo quartiere riguardano la realizzazione di impianti fotovoltaici, un impianto termico a pompe di calore basato sulla geotermia, un’innovativa facciata ventilata e un sistema avanzato di monitoraggio dei consumi. L’obiettivo è quello di ridurre del 50 per cento il fabbisogno energetico complessivo degli edifici.

Il terzo punto riguarda i servizi ICT. In questo settore, la città punta a migliorare attraverso una piattaforma informatica l’acquisizione e l’elaborazione di dati provenienti da sensori per offrire servizi ai cittadini. Il primo ambito di applicazione di questa tecnologia riguarda la mobilità e, in particolare, i parcheggi. Nella primavera 2021 verranno installati dei sensori di parcheggio per rilevare l’occupazione dei posti auto riservati alle persone con disabilità e destinati al carico e scarico di merci nelle zone centrali della città. I dati raccolti dai sensori saranno invitati alla piattaforma e costituiranno la base su cui elaborare servizi online o app per smartphone che i cittadini potranno consultare per verificare la presenza di parcheggi liberi. “Stiamo ipotizzando altri scenari di utilizzo dei dati raccolti dai sensori, anche in risposta all’emergenza sanitaria. Si tratta di potenziare interventi rivolti all'incentivazione della mobilità sostenibile che erano stati programmati prima dello scoppio della pandemia e che prevedono l’utilizzo di biciclette, monopattini, auto e taxi elettrici”, spiega Laura Cattani, capoufficio “Mobilità” presso il Progetto mobilità e Sicurezza dei lavoratori del Comune di Trento. “Questi sono gli scenari a cui stiamo lavorando noi, ma i dati raccolti dai sensori anche relativamente ad altri domini, come energia e ambiente, oltre ad essere utilizzati per la creazione di dashboard per cittadini e amministratori, verranno esposti come “open data” per favorire la realizzazione di servizi da parte dei cittadini stessi o delle imprese”, afferma Gabriele Zacco, Digital Transformation manager della Fondazione Bruno Kessler e coordinatore del gruppo ICT all’interno del progetto Stardust. Uno degli scopi del progetto è infatti proprio quello di accrescere e facilitare il coinvolgimento dei cittadini nelle scelte che riguardano la città attraverso le tecnologie informatiche.

“Se il progetto avrà trovato la chiave per rendere più smart la vita dei cittadini, le soluzioni adottate potranno essere replicate in altre quattro città europee: Cluj-Napoca (Romania), Derry (Regno Unito e Irlanda del Nord), Kozani (Grecia), Litoměřice (Repubblica Ceca)”, conclude Adriano Bisello, urbanista e project manager del progetto Stardust per Eurac Research.

Stardust in cifre

164

appartamenti risanati energeticamente

50%

in meno del fabbisogno energetico delle Torri risanate

Stardust

Il progetto in cifre


5 anni di lavori

6,5 milioni destinati agli interventi a Trento (di cui 5 finanziati dall'UE)

164 appartamenti risanati energeticamente

50% in meno del fabbisogno energetico delle Torri risanate

286 tonnellate di CO2 risparmiate grazie alla mobilità elettrica nel corso del progetto

10 nuovi veicoli elettrici per il Comune di Trento e inseriti nel servizio di car-sharing

6 ambiti di raccolta dati tramite sensori (energia, ambiente, parcheggi, viabilità e mobilità sostenibile, gestione rifiuti e illuminazione)

3 smart point installati in città

Sito web del progetto: http://stardustproject.eu/cities/trento/

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