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Institute for Renewable Energy - News & Events - Report sui comportamenti energetici durante il lockdown per Covid-19

09 March 21

Report sui comportamenti energetici durante il lockdown per Covid-19

REPORT SU COMPORTAMENTI ENERGETICI E PRIMO LOCKDOWN PER COVID-19 È stato pubblicato uno studio esplorativo nel contesto abitativo in Italia. A cura di J. Balest, G. Chersoni, G. Giacovelli, A. E. Stawinoga, S. Tomasi

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Durante il lockdown di marzo e aprile 2020 i consumi di energia sono diminuiti al di fuori dell’abitazione. Tuttavia, all’interno delle abitazioni degli italiani intervistati i cambiamenti nell’uso dell’energia fanno presupporre un aumento della domanda energetica, nonché un inasprimento della percezione legata alla povertà energetica, come verrà dettagliato lungo tutto il report. La povertà energetica è un fenomeno complesso, ma si può semplificare dicendo che una famiglia è povera dal punto di vista energetico quando non riesce a far fronte alle spese legate alle bollette e ad altri servizi energetici. Alla luce dei cambiamenti avvenuti durante il primo lockdown in Italia, lo studio si interroga sulla loro entità e sul modo in cui le restrizioni legate al Covid-19 hanno influenzato la percezione di povertà energetica degli ininfluenzato la percezione di povertà energetica degli intervistati. Tra il 3 e il 26 aprile 2020 è stato diffuso online un questionario ad accesso libero, che è stato compilato da 3519 persone in tutta Italia. Date le modalità della sua diffusione e la mancanza di un campionamento rigoroso, i risultati di questo studio non sono rappresentativi dell’intera popolazione italiana o altoatesina o di qualsiasi regione italiana. Le informazioni che questo report presenta sono riferite unicamente alle 3519 persone che hanno risposto al questionario e non possono essere generalizzate all’intera popolazione. È quindi importante specificare chi sono queste persone e cosa le differenzia dalla popolazione italiana. Rispetto alla popolazione italiana, il campione di rispondenti include persone principalmente provenienti dal Trentino-Alto Adige (45% circa), con un livello di istruzione e un livello di occupazione più alti rispetto ai dati nazionali. Inoltre, il campione di rispondenti presenta un tasso di povertà energetica inferiore a quello medio italiano, considerando la sola difficoltà di riscaldare sufficientemente l’abitazione (3,6% dei rispondenti – 14% della popolazione nazionale secondo il dato EU EPOV). In sintesi, possiamo quindi dire che il report parla di una parte della popolazione più istruita e con una condizione economia più alta rispetto alla media nazionale.

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