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Definizione del piano di adattamento climatico della Regione Marche

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Il progetto si pone l’obiettivo di costruire le basi metodologiche, di competenza e conoscenza utili alla regione Marche per la definizione del piano di adattamento regionale, e di migliorare la capacità adattiva della struttura regionale stessa al fine di renderla capace di monitorare, revisionare e aggiornare il piano di adattamento e di aumentare la resilienza territoriale. La logica alla base di tale progetto si basa sul mainstreaming orizzontale e verticale, attraverso il coinvolgimento di stakeholders pubblici e privati. Tale mainstreaming si realizzerà coinvolgendo la struttura di coordinamento regionale, in cui sono presenti i differenti uffici regionali che si sono occupati della strategia di sviluppo sostenibile, eventuali altri uffici regionali che si ritengono rilevanti per le politiche di adattamento nonchè il livello comunale e provinciale. Inoltre, si ritiene fondamentale coinvolgere anche la parte politica, quale elemento centrale per valutare la fattibilità delle politiche di adattamento. Attraverso questo approccio diventa possibile costruire un piano coerente con le necessità territoriali e quindi maggiormente accettato per la sua implementazione e realizzazione. Tale approccio qualifica il processo di adattamento come un processo che informa e orienta la pianificazione e programmazione settoriale e territoriale regionale, anche dove, possibile nei metodi e nelle procedure, come definito dalle linee guida per la pianificazione di adattamento a livello regionale (vedi progetto MASTER ADAPT). In questo modo sarà possibile mettere in evidenza oltre ai rischi, anche le opportunità che potranno derivare dal cambiamento climatico. Il progetto prevederà: 1) la necessaria convergenza e coerenza delle politiche di disaster risk reduction (DRR) con quelli di climate change adaptation (CCA), nel contesto delle politiche di sviluppo sostenibile. Attraverso l’analisi condotta si vuole quindi mettere l’accento sugli elementi che possono qualificare le azioni di adattamento al cambiamento climatico anche in termini dei loro effetti sulla riduzione dei rischi da disastro, favorendo la coerenza fra le due politiche. Tale analisi è in coerenza con quanto definito dalla nuova strategia di adattamento al cambiamento climatico europea e il Quinto Rapporto di Valutazione (AR5) del 2014 dell’IPCC in cui le componenti del rischio derivante dai cambiamenti climatici sono descritte come i driver del rischio da disastro (United Nations Office for Disaster Risk Reduction, 2017). L’approccio complementare fra CCA e DRR, oltre a favorire il rafforzamento della resilienza, risponde alla necessità di individuare azioni e misure anche in condizioni di incertezza, favorendo il coinvolgimento di più stakeholders, andando cioè a rafforzare un approccio trasversale e sistemico. 2) l’analisi semi-qualitativa della valutazione delle componenti del rischio derivante dall’adattamento al cambiamento climatico. In particolare tale approccio sarà seguito nella definizione delle catene di impatto al fine di comprendere nel dettaglio il rischio climatico e le sue diverse componenti, e di avere informazioni utili anche dal punto di vista più operativo, in quanto rappresentano la base conoscitiva essenziale per guidare la successiva identificazione di obiettivi e opzioni di adattamento specifici per rispondere al singolo rischio e settore di rilevanza e secondo le diverse specifiche del territorio (MASTER ADAPT).

Contatto: Massimliano Pittore (massimiliano.pittore@eurac)

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