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Come migliorare il trasporto pubblico delle aree rurali nel futuro con lo stesso budget di oggi?

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Alberto DianinElisa Ravazzoli
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Come migliorare il trasporto pubblico delle aree rurali nel futuro con lo stesso budget di oggi?
Selva dei Molini antica. - © Bezirkszeitung Puschtra

Usare i mezzi pubblici può essere una sfida per chi vive nelle aree rurali. Le connessioni sono spesso poco frequenti, non disponibili la sera, servono i paesi ma difficilmente sono comode per chi vive fuori dai centri abitati. L’Alto Adige si distingue in positivo per la qualità media del suo trasporto pubblico rurale, ma i comuni più remoti spesso vivono problematiche simili a quelle descritte.

Nei prossimi decenni, la diffusione dell’automazione potrebbe cambiare questa condizione, creando nuove occasioni per il trasporto pubblico. Per esempio, i risparmi sui costi operativi che ci si aspetta di ottenere con l’automazione potrebbero permettere di offrire servizi migliori con lo stesso budget disponibile oggi, innescando un circolo virtuoso di incremento degli utenti che potrebbe a sua volta favorire un ulteriore sviluppo di servizi.

Nel contesto del progetto di ricerca RAAV che si occupa di accessibilità rurale e veicoli autonomi, i ricercatori di Eurac Research e della TU Wien hanno provato a quantificare i possibili benefici dell’automazione per il trasporto pubblico rurale. Si sono concentrati sulla linea d’autobus 451 che collega il comune di Selva dei Mulini (1,400 abitanti circa) a Campo Tures in Alto Adige. Nello specifico, sono stati sviluppati cinque scenari (schema 1), in cui la linea viene migliorata, sostituita con sistemi alternativi di navette condivide e a chiamata, o combinata con tali sistemi. Di seguito si riassumono a titolo di esempio un paio degli scenari descritti in dettaglio nello studio completo, liberamente consultabile a questo link.

alt© Alberto Dianin - Eurac Research
Scenari basati sugli AV a Selva dei Molini – diagrammi.
  • Scenario AV1 (Una migliore linea d’autobus): La linea 451 potrebbe mantenere la sua logica, tuttavia la frequenza potrebbe essere incrementata da una connessione ogni 60 a una ogni 25 minuti circa. Inoltre, la fascia oraria coperta dalla linea potrebbe essere estesa: attualmente il servizio di concentra dalle 6:30 del mattino alle 8:30 di sera (più un paio di connessioni extra la mattina presto e sera tardi). Nello scenario sviluppato si potrebbe estendere il servizio dalle 6 del mattino fino alle 10 di sera, mantenendo la frequenza media di 25 minuti durante l’intero periodo di servizio.

  • Scenario AV2 (Una navetta di valle alternativa): La linea 451 potrebbe essere sostituita da un sistema alternativo di navette condivise a chiamata. Gli utenti potrebbero richiedere il servizio online o al telefono, venir prelevanti a fermate collocate su tutto il territorio comunale, e trasportati fino a uno dei punti di destinazione stabiliti, come la stazione di Campo Tures. Basandosi sul budget attualmente disponibile e la domanda di trasporto pubblico attuale, questo servizio potrebbe offrire una connessione a chiamata ogni 10 minuti circa durante le ore di punta mattutine e pomeridiane, e una ogni 20 minuti durante il resto della giornata.

Ovviamente si tratta di ipotesi che riflettono su una tecnologia nuova, ancora non diffusa nella quotidianità. Pertanto, questi scenari vanno osservati considerando un margine di incertezza legato agli sviluppi futuri dell’automazione. Ciò nonostante, ci permettono di avviare una riflessione su come questa tecnologia potrebbe migliorare la qualità della vita e la sostenibilità delle aree rurali nei prossimi decenni. Per ogni domanda si prega di contattare Alberto Dianin, il Project Manager del progetto RAAV per Eurac Research: alberto.dianin@eurac.edu.

Alberto Dianin

Alberto Dianin

Alberto Dianin ha conseguito la laurea magistrale in architettura presso l'Università IUAV di Venezia nel 2017, attualmente è dottorando in trasporti e pianificazione territoriale presso la Vienna University of Technology. Dal 2018 lavora come ricercatore per Eurac Research. Qui elabora progetti europei e locali, articoli scientifici per riviste internazionali e presentazioni per conferenze tecniche. Dal 2022 è, inoltre, project manager di progetti di ricerca di base e applicata relativi all'accessibilità nelle aree rurali.

Elisa Ravazzoli

Elisa Ravazzoli

Elisa Ravazzoli coordina il gruppo di ricerca "Space & Society" dell'Istituto per lo Sviluppo Regionale dal 2018. Ha conseguito una laurea in Sociologia, un master in Geografia e processi territoriali e un dottorato di ricerca in Economia presso l'Università di Bologna. Per formazione, è una pensatrice sistemica e ama lavorare in progetti di ricerca inter e transdisciplinari. I suoi interessi di ricerca specifici riguardano: pratiche e innovazioni sociali, processi di sviluppo locale e regionale, attività trasformative verso la sostenibilità e la resilienza delle comunità.

Tags

  • Transport

Citation

https://doi.org/10.57708/bzqtocy37s5a_oa4mf0iogg
Dianin, A., & Ravazzoli, E. Come migliorare il trasporto pubblico delle aree rurali nel futuro con lo stesso budget di oggi? . https://doi.org/10.57708/BZQTOCY37S5A_OA4MF0IOGG

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