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Il monitoraggio del traffico transalpino: definire scenari comuni

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Il monitoraggio del traffico transalpino: definire scenari comuni
Photo by Wolfgang Hasselmann on UnsplashCredit: Unsplash | Wolfgang Hasselmann | All rights reserved

CORRIDOIO DEL BRENNERO: NEL 2019 SONO STATI RILEVATI GIORNALMENTE IN AUSTRIA 24.998 VEICOLI LEGGERI E 7.377 VEICOLI PESANTI, IN ITALIA 19.293 VEICOLI LEGGERI E 11.221 VEICOLI PESANTI.

Come ci si spiega questa differenza di valori nei dati raccolti? Dove finiscono i veicoli nei 6 km di distanza che separano le due stazioni?

La Regione Alpina è un’area particolarmente sensibile agli impatti generati dalla costante crescita del traffico stradale. Avere quindi a disposizione dati affidabili sul traffico transfrontaliero che la attraversa è un requisito chiave per identificare gli impatti che esso genera sull’ambiente e sulla qualità di vita della popolazione. Ciò permette di definire una pianificazione rigorosa delle politiche di trasporto, volte a raggiungere una ripartizione modale più equilibrata e sostenibile. Grazie ai sistemi di rilevamento dei dati del traffico ad oggi disponibili ed installati lungo il corridoio transalpino del Brennero, che è uno dei principali assi transnazionali dell'UE in termini di volumi di traffico, è possibile quantificare il traffico stradale di lunga percorrenza. Come visibile dai dati sui flussi di traffico rilevati (fonte: iMONITRAF!), tra Austria ed Italia si registra una sostanziale differenza in termini numerici. Innanzitutto, questo si spiega perché i due Paesi adottano differenti sistemi di rilevazione ed un proprio metodo per contare e classificare i veicoli. I dati sono infatti gestiti dalle rispettive società autostradali (ASFiNAG per il tratto austriaco della A13 e A22-Autostrada del Brennero SpA per quello italiano della A22). A seconda quindi del sistema e del metodo utilizzato dalle due società che gestiscono le due sezioni autostradali o della fonte consultata per reperire il dato, si ottengono risultati differenti. Un secondo aspetto che influisce sul numero dei veicoli registrati è legato alla collocazione delle due stazioni di monitoraggio. La stazione di monitoraggio italiana rileva infatti anche gli automezzi pesanti che passano attraverso di essa ma terminano il loro viaggio subito dopo il confine (dove è localizzato il terminal RoLa a Brennersee). Ciò comporta una sovrastima dei valori. Al contrario, la presenza del terminal, che garantisce un servizio di trasporto combinato per la parte austriaca dell'infrastruttura può portare a una sottostima dei valori per la stazione di monitoraggio austriaca, poiché il punto di rilevamento è situato prima del terminal (collocato più a sud).

Credit: Eurac Research | Giulia Sommacal

Come è possibile quindi superare questa situazione ed avere a disposizione dati trasparenti ed affidabili?

Un importante passo avanti per identificare un set di dati più coerente, basato su una classificazione comune e una tecnologia condivisa per rilevare i veicoli è stato avanzato all'interno del gruppo di lavoro dell'Euregio sul monitoraggio del traffico. L’idea recentemente sviluppata tra la Provincia Autonoma di Bolzano, il Land Tirolo, A22-Autostrada del Brennero e ASFINAG ha previsto infatti l’installazione di una nuova stazione di monitoraggio comune per il traffico transalpino al valico del Brennero, sul lato italiano, a poco più di un centinaio di metri dal confine. Dal punto di vista tecnico tale stazione di monitoraggio adotta il sistema e la metodologia di raccolta dati analoga a quella già attiva in Austria, presso la stazione di Brennersee/A13. In questo modo i dati raccolti dalle due stazioni possono essere facilmente confrontati, rendendo così possibile un monitoraggio più accurato della componente del traffico di transito transazionale. Inoltre, la localizzazione della nuova stazione di monitoraggio, collocata in adiacenza a quella italiana di Brennero-Vipiteno/A22, rileva anche il traffico derivato dal terminal RoLa a Brennersee, includendo così nel conteggio i mezzi pesanti, che prima non venivano rilevati nella stazione di conteggio austriaca. L’accordo politico stilato tra gli attori locali coinvolti nel processo prevede inoltre un altro importante aspetto da sottolineare legato alla gestione del dato da parte di ASFINAG, che ha il compito di gestire la fase di raccolta e armonizzazione dei dati, con successiva diffusione di quest´ultimi a tutti gli attori precedentemente menzionati. Tale metodo garantisce un più facile accesso ai dati tra gli Enti/Regioni coinvolti nel processo, nonché una comunicazione comune dei dati sul traffico raccolti. Questo accordo è fondamentale a fini politici: gli obiettivi che i tre territori dell’EUREGIO “Tirolo - Alto Adige – Trentino” intendono perseguire sono quelli di raggiungere un pareggio in termini percentuali di ripartizione modale entro il 2027 ed un’inversione degli attuali valori entro il 2035. Tale risultato può essere raggiunto solo se si adotta un sistema di conteggio corretto e condiviso, basato su una rilevazione accurata del traffico di transito.

Giulia Sommacal

Giulia Sommacal

Giulia Sommacal è un architetto e lavora presso l’Istituto per lo Sviluppo Regionale di Eurac Research, come collaboratrice del gruppo di ricerca sull’interazione tra società e ambiente naturale. È esperta nel settore della mobilità sostenibile e della pianificazione dei trasporti e nel campo della valutazione ambientale di progetti e piani. Ha lavorato come consulente tecnico freelance per la Fondazione Dolomiti UNESCO e per studi privati. Oltre agli interessi rivolti allo studio dei principi di sostenibilità ambientale, sociale ed economica, ama praticare sport all´aria aperta.

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Citation

https://doi.org/10.57708/b40965586
Sommacal, G. Il monitoraggio del traffico transalpino: definire scenari comuni. https://doi.org/10.57708/B40965586

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