CLIMATE CHANGE MONITORING SOUTH TYROL
+ 5 notti
in media per le aree dell'Alto Adige al di sotto dei 500 m dal 1980
Notti tropicali
L’indicatore rappresenta il numero delle notti tropicali per ogni anno in Alto Adige. Per notti tropicali si intendono i giorni in cui la temperatura minima non scende al di sotto dei 20 °C. Questo indicatore permette di valutare il potenziale impatto delle alte temperature in particolare sulla salute delle persone, soprattutto se temperature elevate si combinano con elevati valori di umidità dell’aria che intensificano il calore percepito ed i potenziali effetti negativi.
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Notti tropicali in Alto Adige
1980-2023 per le aree al di sotto dei 500 metri di altitudine
Osservazioni
Il numero di notti tropicali che si verifica annualmente è aumentato in Alto Adige dal 1980, in particolare nel corso degli ultimi 20 anni.I valori medi dell’indicatore riportano circa 5 notti tropicali in più per il periodo attuale rispetto all’inizio degli anni Ottanta con un trend di crescita sugli ultimi 44 anni che risulta statisticamente significativo. Il 2015 è stato l’anno record con oltre 15 notti tropicali in media su tutto il territorio provinciale, seguito dal 2019 e 2023.
Metodologia
Il grafico è ottenuto a partire dalle osservazioni meteorologiche giornaliere di oltre 80 siti di misura fornite dall’ufficiodi meteorologia e prevenzione valanghe della Provincia autonoma di Bolzano ed integrate con i dati osservativi disponibili per alcuni siti in Svizzera e Austria in prossimità del confine provinciale. Le serie raccolte sono state interpolate mediante una procedura geostatistica su una griglia regolare di 1 km di risoluzione estesa sull’intero territorio provinciale.
Prima dell’interpolazione, tutte le serie osservative sono state controllate per rimuovere eventuali errori di misura e per verificarne l’omogeneità temporale. Inoltre, i valori giornalieri mancanti sono stati ricostruiti mediante una procedura statistica al fine di massimizzare la continuità temporale delle serie.
L’interpolazione consente di estrarre un valore medio regionale più rappresentativo e robusto rispetto a quello basato sulle singole stazioni di misura. Si sono considerate solo le aree collocate a quote inferiori a 500 m dove l’informazione risulta più significativa su di esse è stata calcolata la media spaziale. Il trend è calcolato mediante il metodo di Theil-Sen e la significatività mediante il test di Mann Kendall. Il trend è considerato significativo se il p-value risultante è inferiore a 0.05.
A causa del metodo scelto (i giorni con una temperatura minima non inferiore a 20°C vengono conteggiati come notti tropicali), i dati possono discostarsi leggermente dai dati ufficiali sulle notti tropicali del servicio meteorologico provinciale.
Dove si vive in Alto Adige al di sotto dei 500 metri di altitudine?
Notti tropicali a Bolzano
La capitale soffre particolarmente del fenomeno delle notti tropicali. La serie 1961-2023 dei dati osservativi per Bolano registra un aumento di circa + 10 notti tropicali in un anno dall’inizio della serie. Il trend di crescita del numero di notti tropicali in un anno ha significatività statistica.
Settori colpiti
Flora e fauna
Suolo
Rischi naturali
Servizi ecosistemici
Agricoltura
Turismo
Salute
Indicatori collegati
Scenari futuri
Le proiezioni climatiche disponibili indicano un aumento della frequenza annuale di notti tropicali nelle aree dell’Alto Adige poste a quote inferiori a 500 m di altitudine e l’incremento dipende dallo scenario di emissione considerato.
A metà secolo (2041-2070)) si prevede che annualmente, in media, le notti tropicali saranno 13 in più secondo lo scenario RCP 4.5 e circa 21 in piú secondo lo scenario RCP 8.5 rispetto al trentennio di riferimento 1981-2010. Entro la fine del secolo (2071-2100), lo scenario più pessimistico riporta in media 51 notti tropicali in più in un anno rispetto al periodo storico, mentre l’aumento è di circa 17 notti tropicali secondo lo scenario intermedio RCP 4.5.
La distribuzione spaziale dei valori medi trentennali del numero di notti tropicali in Alto Adige evidenzia le aree del territorio provinciale interessate dal fenomeno. Mentre nel periodo storico di riferimento si osservano quasi ovunque meno di 5 cinque notti tropicali all’anno, la frequenza degli eventi è prevista aumentare nei prossimi decenni, soprattutto lungo la valle dell’Adige. In particolare, secondo lo scenario RCP 8.5, il fenomeno è previsto estendersi gradualmente anche ad aree di fondovalle, come in Val Venosta e Valle Isarco, dove le notti tropicali erano molto rare o assenti nel trentennio 1981-2010.
Metodologia
Gli scenari climatici del numero annuale di notti tropicali per l’Alto Adige sono stati costruiti a partire dalle simulazioni climatiche EURO-CORDEX sull’Europa per due diversi scenari di emissione, i cosiddetti Representative Concentration Pathways, RCP 4.5 e RCP 8.5.
RCP 4.5 corrisponde a uno scenario intermedio in cui l’emissione di gas a effetto serra è arginata, ma le loro concentrazioni nell’atmosfera aumentano ulteriormente nei prossimi 50 anni e l’obiettivo dei “+2 °C” non è raggiunto. RCP 8.5 rappresenta lo scenario più pessimistico in cui le emissioni di gas a effetto serra aumentano in modo continuo senza alcuna misura di contrasto al cambiamento climatico.
Le proiezioni di temperatura minima giornaliera dal 1971 al 2100 fornite da 15 diversi modelli climatici (ensemble) per i due scenari sono state elaborate mediante un processo di downscaling, che consente di trasportare i valori simulati dalla risoluzione spaziale originale (in questo caso circa 12 km) a una risoluzione più fine (in questo caso 1 km). Questo passaggio permette di ridurre gli errori sistematici presenti nelle simulazioni modellistiche e dovuti alla limitata risoluzione spaziale dei modelli disponibili che non fornisce un’adeguata rappresentazione delle caratteristiche locali, soprattutto in aree montane dall’orografia complessa. La procedura di downscaling applicata è basata sul metodo del Delta Quantile Mapping (QDM, Cannon et al., 2015), in cui i valori simulati vengono confrontati con le osservazioni su un periodo di riferimento in comune e corretti in modo tale che le distribuzioni di probabilità siano in accordo. Inoltre, nel metodo QDM le correzioni vengono applicate in modo tale da non modificare il segnale climatico a lungo termine presente originariamente nelle simulazioni.
In questo caso il periodo di riferimento usato è il 1981-2010 e la correzione è stata svolta usando il dataset osservativo grigliato a 1 km.
A partire dalle simulazioni corrette, il totale annuale di notti tropicali è stato calcolato dal 1971 al 2100 per ogni modello dell’ensemble e per entrambi gli scenari. I valori dell’indicatore sull’ensemble sono stati quindi aggregati calcolando la mediana delle 15 simulazioni modellistiche per ogni anno e l’intervallo inter-quantile, ossia l’intervallo di valori compreso tra il 25 esimo ed il 75 esimo percentile, che è stato utilizzato per fornire una stima della variabilità delle simulazioni modellistiche.
Contatto
Eurac Research: Alice Crespi, Centro per il cambiamento climatico e la trasformazione
Dati forniti da: Ufficio meteorologia e prevenzione valanghe, Provincia autonoma di Bolzano