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In ladino si può parlare di tutto?

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In ladino si può parlare di tutto?
Chiacchiere in ladino - © pexels.com

Mi viene spesso chiesto se il ladino dispone di un lessico abbastanza completo per riuscire a parlare di “tutto”. Con tutto s’intende proprio tutto: dalla preghiera prima di andare a dormire alle previsioni meteo fino alla descrizione di come funziona la fissione nucleare. La domanda, e anche la risposta, non sono banali e meritano una riflessione più profonda.

Da piccola lingua romanza parlata in alcune aree alpine del Trentino-Alto Adige e del Veneto, il ladino è a stretto contatto con le grandi lingue che lo circondano: l’italiano e, nella Provincia di Bolzano, il tedesco. Tale contatto si manifesta sia nel linguaggio quotidiano sia nella flessibilità dei parlanti ladini ad alternare le lingue a seconda del contesto. In effetti, ad oggi la comunità linguistica ladina è caratterizzata da un plurilinguismo attivo, ovvero dalla capacità di comunicare in due o tre lingue, a seconda dell’area ladina.

La prevalenza dell’italiano e del tedesco si riscontra maggiormente negli ambiti formali, quali per esempio quello amministrativo, giuridico, scolastico, ecc. Negli ambiti più colloquiali e familiari è più presente invece il ladino. Nonostante questa distribuzione di lingue nei vari domini d’uso, lo sviluppo del ladino, in particolare sul piano lessicale, è un processo che va avanti ormai da decenni. Grazie al riconoscimento del ladino come lingua amministrativa all’inizio degli anni ’90 (almeno nelle province di Bolzano e Trento), il ladino è stato introdotto in ambiti d’uso riservati fino a quel momento esclusivamente all’italiano e al tedesco.

È pur vero che il ladino è una lingua minoritaria, ma il suo lessico e il suo uso quotidiano non lo sono. La vitalità di questa piccola lingua è relativamente buona, proprio perché la comunità dispone di strumenti e di istituzioni che si occupano del suo mantenimento e della sua elaborazione lessicale. Tuttavia, qualsiasi lingua, sia essa grande o piccola, non vive di sole parole elencate in un dizionario (per quanto moderno e innovativo questo sia). Sarà la comunità linguistica ad accettare o rifiutare gli usi linguistici “nuovi”. Le trasmissioni radiofoniche e televisive come anche la stampa digitale e tradizionale (TRaiL, Rai Ladinia, La Usc di Ladins) trattano argomenti di ogni tipo e rappresentano un ottimo esempio di come il ladino riesce a entrare in diversi domini d’uso. Euro: Trasmisciun de economia, Neoliberalism y democrazia oppure Le lac vërt y le de dla sanité psichica sono solamente alcuni dei titoli offerti attualmente dai media ladini.

Pertanto, le attività di pianificazione linguistica del ladino assumono un ruolo significativo: non si riducono solamente al mero lavoro di codificazione ed elaborazione della lingua, ma sono volte, inoltre, a rafforzare la consapevolezza dei parlanti verso la lingua.

Tornando quindi alla domanda iniziale, la risposta è: sì, in ladino si può parlare di tutto!

Ruth Videsott

Ruth Videsott

Ruth Videsott è attualmente ricercatrice in linguistica retoromanza presso la Sezione ladina della Libera Università di Bolzano. Si occupa, tra l’altro, di linguistica acquisizionale, sociolinguistica, grammaticografia e lessicografia del ladino. È membro di vari progetti di ricerca e dal 2023 responsabile del progetto MinEdu (Supporting minority languages in educational contexts; PRIN 2022).

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Citation

https://doi.org/10.57708/bhqfp1gudrcc7x8brjfv0va
Videsott, R. In ladino si può parlare di tutto? . https://doi.org/10.57708/BHQFP1GUDRCC7X8BRJFV0VA

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