La mummia di fanciullo con tre tuniche

Dall'Egitto a Bologna

Federico Amici (1828-1907), nato a Roma da una nobile famiglia bolognese, soggiornò in Egitto dal 1875 al 1890, ricoprendo importanti incarichi per il Khédive Muhammad Tewfik Pasha (1852-1892); tra questi il più prestigioso fu organizzare il servizio statistico nazionale dell’Egitto.

Amici donò al Museo Civico di Bologna varie antichità e tra queste la mummia di fanciullo con tre tuniche.

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Museo Civico Archeologico di Bologna© Courtesy Museo Civico Archeologico di Bologna - Luca Capuano
Museo Civico Archeologico di Bologna© Courtesy Museo Civico Archeologico di Bologna - Giorgio Bianchi

Furono presumibilmente i tessuti ad attirare la sua attenzione, perché il corpo del fanciullo era già allora in precario stato conservativo. Nel catalogo della collezione egizia di Bologna, pubblicato nel 1895 da Giovanni Kminek-Szedlo, la mummia è descritta come: “Un fanciullo dell’epoca posteriore al retto imbalsamento degli Egiziani, lunga 0,63; è in istato molto trascurato e mancante di testa, e di braccia. I piedi sono scoperti, il resto del corpo è avvolto in un corsetto ed in una specie di gonnella di stoffe diverse.” Il “corsetto”, sovrapposto alle tre tuniche, doveva nascondere alla vista le braccia, che la mummia conserva ancora, a differenza di testa e piedi. Anche del “corsetto” non esiste più traccia.