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Institute for Renewable Energy - News & Events - Aula Verde: arte e scienza per la giustizia climatica

06 February 24

Aula Verde: arte e scienza per la giustizia climatica

Una nuova pubblicazione scientifica sulla pianificazione e realizzazione di un'opera di land-art a Roma

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Una soluzione basata sulla natura che nasce da una commistione tra arte e scienza. È questo l’obiettivo di un lavoro, descritto sulla rivista Scientific Reports e presentato dagli scienziati dell’Istituto di Ricerca sugli Ecosistemi Terrestri del Consiglio Nazionale delle Ricerche (CNR-IRET), con l’artista Andrea Conte. Il risultato è stato Aula Verde, un’opera di land-art che fornisce uno spazio per la socializzazione.

Da una collaborazione tra esperti di ecologia forestale dell’Istituto di Ricerca sugli Ecosistemi terrestri del Consiglio Nazionale delle Ricerche (CNR-IRET) e l’artista Andrea Conte, attraverso un processo di co-creazione, è nata a Roma l’Aula Verde, un’opera di land-art e una Nature Based Solution (NBS), una soluzione basata sulla natura, uno spazio per la socializzazione aperto a tutti. La progettazione e la realizzazione dell’Aula Verde sono state descritte in un articolo scientifico recentemente pubblicato su Scientific Reports di Springer Nature. La ricerca dimostra l’importanza di adottare un approccio partecipativo e multidisciplinare per enfatizzare il valore degli alberi nel contrasto alla crisi climatica e per il benessere degli umani e degli ecosistemi.

L’Aula Verde, realizzata nella Riserva Naturale Valle dell’Aniene in collaborazione con Insieme per l’Aniene e un gruppo di cittadini, per il progetto Flumen di Climate Art Project e CNR, consiste in cerchi concentrici di alberi disposti in modo tale da dare l’impressione di essere all’interno di una stanza interamente immersa nella natura. “Le specie di alberi sono state selezionate sulla base delle condizioni ecologiche del sito e per contribuire alle criticità ambientali locali” spiega Laura Passatore, ricercatrice del CNR IRET e coordinatrice dello studio. “Si tratta, infatti, di salici e pioppi bianchi, piante capaci di movimentare volumi di acqua molto importanti. Posizionati vicino alle rive del tratto urbano del fiume Aniene, hanno la potenzialità di smaltire l’acqua delle inondazioni dovute a piogge intense”, prosegue la scienziata. Attraverso un software specifico, sono stati misurati i servizi ecosistemici derivanti dall’opera. È stato stimato che, a maturità, gli alberi dell’Aula Verde potranno intercettare e restituire all’atmosfera 48mila litri di acqua piovana all’anno e che tra 50 anni potranno assorbire fino a 48 tonnellate di carbonio e 11 Kg di inquinanti atmosferici, tra cui ozono, diossido di azoto e PM10.

Rocco Pace, dell’Istituto per le Energie Rinnovabili di Eurac Research, ha condotto una valutazione a lungo termine dei servizi ecosistemici offerti dall'Aula Verde, che includono il sequestro di carbonio, la rimozione di inquinanti atmosferici, l'evapotraspirazione e la riduzione del runoff delle acque meteoriche. Questo studio sottolinea l'importanza delle infrastrutture verdi nel migliorare l’adattamento delle città agli eventi estremi causati dal cambiamento climatico.

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