Le Alpi orientali italiane (Trentino-Alto Adige) sono un'importante area di confine tra il Mediterraneo e le Alpi settentrionali. I dati archeologici suggeriscono che durante l'Età del Rame (~3500-2200 BC cal.) in questa zona ci sono stati diversi contatti con culture non locali dell'Europa orientale e occidentale. L'Uomo venuto dal ghiaccio o Iceman (3360-3100 cal. a.C.) è l'individuo più conosciuto e rappresentativo dell'età del rame in Europa. Nelle Alpi orientali, oltre alla mummia, solo un altro campione mesolitico (Villabruna; 14.180-13.780 cal BP) è stato analizzato per la variabilita´genomica. Conseguentemente, mancano dati genomici da quest’area strategica. 

Nel laboratorio del DNA antico dell'Istituto per lo Studio delle Mummie di Bolzano, con questo studio verranno prodotti nuovi dati genomici da diversi campioni alpini preistorici (50) datati dal Neolitico alla media età del Bronzo. Il progetto prevede: di campionare i resti umani per le analisi genetiche (WP1), di stimare la conservazione e la qualità del DNA antico dei campioni mediante sequenziamento "shotgun" e di analizzare più in profondità il genoma dei campioni che danno i migliori risultati attraverso “arricchimento” e metodo di “cattura” (WP2), di datare alcuni dei campioni tramite datazione al radiocarbonio (WP3), di analizzare statisticamente i dati genomici per studiare le relazioni genetiche tra gli individui alpini e quelli da altre popolazioni europee antiche e moderne e di confrontare i risultati con le informazioni archeologiche (WP4), di pubblicare i dati in riviste peer-review di impatto e di diffondere i risultati attraverso diverse strategie (WP5). 

L'obiettivo principale del progetto è quello di caratterizzare la diversità e la struttura genomica dei campioni preistorici alpini al fine di fornire risposte alle seguenti domande: i) gli individui antichi alpini sono geneticamente affini tra loro? iii) quelli dell'età del rame sono simili ai primi agricoltori del Neolitico cosi come accade per l’Iceman? iii) i campioni condividono le stesse componenti genomiche ancestrali e in quali proporzioni? Infine, il confronto con i dati archeologici permetterà di esplorare la presenza di un "gruppo culturale alpino" durante l'età del rame cosi come suggerito dagli archeologi. In un contesto piu ampio, il progetto permettera´di indagare a fondo il rapporto tra le alpi preistoriche e le ondate migratorie neolitiche dall'Anatolia nord-occidentale all'Europa meridionale.