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L’abitare migrante

Un tavolo di discussione per mappare problemi e soluzioni possibili

Come e dove abitano, a Bolzano, le persone con background migratorio? Quali sono le loro esigenze abitative e in che modo cambiano con lo stabilizzarsi della loro situazione? Che difficoltà incontrano nel cercare una casa?
È per rispondere a queste domande che i ricercatori di Eurac Research hanno unito le loro forze a quelle di altri partner territoriali – la cooperativa Studio Comune e La Strada/ Der Weg per coinvolgere rappresentanti di associazioni, attori istituzionali e privati sul tema dell’abitare migrante. Il tema è stato scandagliato attorno a un tavolo, anzi, ai tre “Tavoli dell’abitare” che si sono svolti nei mesi di settembre e ottobre. Lo scopo era quello di mappare, attraverso metodi informali e partecipativi, i problemi esistenti e proporre soluzioni possibili e traiettorie di sviluppo future.

“Trovare casa è estremamente complesso per una persona con background migratorio, ma in provincia di Bolzano la disponibilità abitativa è critica per chiunque. Per questo vogliamo far nascere proposte che rispondano a bisogni diffusi in tema di abitare e che possano adattarsi a esigenze in costante divenire. In mezzo al caleidoscopio di bisogni e risorse che ruotano attorno a questo tema, due considerazioni sono fondamentali. La prima è che l’accesso ad un’abitazione adeguata è condizione fondamentale per la dignità umana: l’esperienza pandemica ha senz’altro risvegliato in noi questa consapevolezza. E in secondo luogo, che l’abitare cambia in parallelo ad altri mutamenti sociali: per usare le parole di Enrico Fravega, ormai è l’abitare stesso ad essere migrante, più che le persone: ciascuno di noi si sposta e l’abitare è fluido, temporaneo, mutevole. Penso al lavoratore stagionale che cerca un appartamento singolo, ma poi avrà bisogno di una casa più grande per ospitare la sua famiglia dopo il ricongiungimento; oppure alla persona anziana che si trova sola in un appartamento troppo grande per le sue esigenze e possibilità”, spiega Marzia Bona, politologa di Eurac Research che ha condotto i Tavoli dell’abitare insieme a Studio Comune.

Abitare intergenerazionale, cohousing, valorizzazione delle risorse abitative inutilizzate sono alcuni degli aspetti su cui i partecipanti ai Tavoli stanno lavorando. Il materiale raccolto verrà presentato e discusso il 19 novembre 2021 nel corso di un incontro aperto al pubblico.

Tavoli dell'abitare


I tavoli dell’abitare sono parte del progetto "Formare, Informare, Abitare" promosso dall’Assessorato alla Cultura, Ambiente, Politiche di integrazione e Pari Opportunità del Comune di Bolzano, Ripartizione Servizi alla Comunità locale con il cofinanziamento del Servizio Coordinamento per l'Integrazione della Provincia Autonoma di Bolzano. Lo scopo del progetto è quello di promuovere lo scambio culturale e favorire l'inclusione e la convivenza in una società coesa e interculturale.

Collaborano al progetto: associazione La Strada-der Weg, Eurac Research, Cooperativa Studio Comune, Cooltour, Consulta immigrati della Città di Bolzano e il ricercatore Erjon Zeqo, esperto in interculturalità e autore della "Guida Immigrazione a Bolzano".

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